GALLERY

"Attraverso il mirino, colui che fotografa può uscire da sé
ed essere dall’altra parte, nel mondo, può meglio comprendere,
vedere meglio, sentire meglio, amare di più."
Wim Wenders

RITRATTI

Il ritratto è il classico tema su cui tutti prima o poi si confrontano. Realizzare un ritratto è un po’ come mostrare il modo in cui vedi la persona che stai ritraendo, e penso sia particolarmente evidente quando si tratta di una per­sona cara. I miei ritratti raffigurano alcune delle persone più importanti per me, amici e famigliari che mi piace immortalare nella maniera più naturale possibile. Non voglio concentrarmi sulla bellezza, ma sull’emozione che il sog­getto trasmette, sullo sguardo diverso che ognuno di noi ha sulla persona che gli sta di fronte. Mi piace l’idea di mostrare alle persone care il mio modo di vederle, mi piace il fatto che l’obiettivo ritragga il rapporto personale che c’è tra di noi.

street photography

Ho cominciato a fotografare alla fine del 2016, quando ho comprato la mia prima macchina fotografica. Da quel momento ho iniziato a portarla sempre con me, fotografando qualsiasi cosa attirasse la mia attenzione. I miei primi soggetti erano specialmente bambini, senzatetto, anziani, donne; adoravo immortalare le persone che girovagavano per le strade di Torino. Una delle cose più importanti che ho imparato grazie all’obiettivo è stato osservare. La street photography è fatta di momenti e occasioni, bisogna essere attenti e veloci perchè una volta perso l’attimo, non è più possibile che questo si ripeta. Ho cominciato ad interessarmi molto alla fotografia in bianco e nero, perfetta secondo me nell’ambito della street photography in quanto porta l’occhio a concentrarsi sul soggetto, sulla forma e sulla composizione, senza farsi distrarre dai colori. Il bianco e nero per me emana un fascino incredibile,
difficile da spiegare a parole.

Torino
maggio 2017

Torino
maggio 2017

Torino
maggio 2017

Torino
dicembre 2017

Torino
maggio 2018


Torino
maggio 2018

Torino
maggio 2018

Torino
maggio 2018

Torino
maggio 2018

Manifestazione Friday For Future, Torino
marzo 2019

Manifestazione Friday For Future, Torino
marzo 2019

Manifestazione Friday For Future, Torino
marzo 2019

Pino Torinese
aprile 2019


Chieri
settembre 2019


Chieri
settembre 2019


Chieri
settembre 2019


Pino Torinese
marzo 2020


Pino Torinese
marzo 2020


Pino Torinese
marzo 2020


Pino Torinese
marzo 2020


Pino Torinese
marzo 2020


Pino Torinese
marzo 2020


Torino
novembre 2020


Torino
novembre 2020


Torino
novembre 2020


Torino

novembre 2020

Torino
novembre 2020


Torino
novembre 2020


Torino
novembre 2020


Torino
novembre 2020

Torino
novembre 2020

Torino
novembre 2020

Torino
novembre 2020


travel photography

Viaggiare mi ha sempre affascinato da morire, adoro scoprire nuovi posti, venire a contatto con culture diverse, aprire i propri orizzonti e conoscere persone nuove.  É diventata così una tradizione per me documentare i miei viaggi con la fotocamera. Riguardare queste immagini riporta alla mente tanti ricordi di esperienze bellissime che mantengono dentro di me la consapevolezza che nonostante tutto, il mondo sia un posto davvero meraviglioso, e che non vorrei mai smettere di esplorarlo.

Barcellona
ottobre 2018

Padiglione Mies Van Der Rohe, Barcellona
ottobre 2018

Padiglione Mies Van Der Rohe, Barcellona
ottobre 2018

Padiglione Mies Van Der Rohe, Barcellona
ottobre 2018

La Boqueria, Barcellona
ottobre 2018

La Boqueria, Barcellona
ottobre 2018

Galleria degli Uffizi, Firenze
giugno 2019

Museo del Bargello, Firenze
giugno 2019

Galleria dell'Accademia, Firenze
giugno 2019

Palazzo Pitti, Firenze
giugno 2019

Palazzo Pitti, Firenze
giugno 2019

URBEX

Durante il terzo anno di università ho frequentato un corso di fotografia molto interessante, che mi ha permesso di migliorare notevolemente le mie capacità e conoscenze tecniche che fino ad allora avevo imparato da autodidatta. Uno dei progetti da realizzare per l’esame del corso era quello riguardante delle foto a tema Urbex, da scattare quindi in un luogo abbandonato e decadente. Nel corso delle mie ricerche, ho trovato un posto molto affascinante, vicino a dove abito. Si tratta di una villa abbandonata risalente al 1700, un luogo molto famoso nel torinese, sul quale vengono narrate molte storie e leggende. Il suo nome è Villa Capriglio. L’abitazione è sommersa da una foresta di piante, arbusti e sterpaglie che quasi la celano alla vista. Si divide su tre piani, al suo interno la maggior parte delle entrate sono state distrutte, le pareti sono cosparse da scritte e disegni. Le pareti esterne mantengono ancora quel colore giallo caratteristico, i muri sono ormai scrostati e rovinati. Tra un minifrigo, qualche bottiglia, innumerevoli rifiuti e altri oggetti, si può percepire la desolazione incredibile che riempie la villa. Ogni sua parte testimonia la storia di tutte le persone che vi sono entrate e hanno lasciato un segno al suo interno. Trovo che i luoghi abbandonati mantengano un fascino incredibilmente malinconico, mi piace pensare che attraverso la macchina fotografica potrei dar loro una possibilità di tornare in vita.

DOCUMENTAZIONE ARTISTICA

Nell’estate del 2019 sono stata selezionata insieme ad altri studenti e/o appassionati di fotografia e video, per partecipare alla documentazione di un progetto nato dalla collaborazione con il Castello di Rivoli e di ATitolo (insieme a tanti altri enti e associazioni culturali torinesi). Il progetto chiamato “Comphost” intende portare avanti nell’arco di un anno, una serie di workshop realizzati da artisti internazionali che riportano nelle loro opere i temi fondamentali del progetto, ovvero: il compost come processo biochimico, il rapporto con la materia, l’associazione metaforica con il tema dell’inclusione, della collettività e della creazione della vita, ecc. Dopo aver seguito alcune lezioni teoriche riguardanti la storia e le competenze tecniche proprie di mezzi come la fotografia e il video, ci è stato chiesto di documentare con essi l’opera degli artisti durante il suo svolgimento. Questi sono alcuni scatti della performance che l’artista americana Claire Pentecost ha deciso di portare a termine lavorando con un gruppo di adolescenti nel suo workshop intitolato “Living Matters”.

fotografia sportiva

Nell’agosto del 2019 ho avuto la mia prima esperienza lavorativa nell’ambito fotografico. L’agenzia Scandurra Michele Fotografia mi ha infatti scelto per far parte del team dei fotografi ufficiali dell’evento sportivo European Master Games, che si è svolto in diverse locations di Torino. La manifestazione ha avuto una durata di dieci giorni, ad ogni fotografo veniva assegnato uno sport e una competizione da documentare. Le fotografie sono poi state messe su un sito per poter essere acquistate comodamente da parenti e amici, o dagli stessi atleti; e per sponsorizzare l’evento sulle diverse piattaforme e pagine dedicate. A me sono stati assegnati sport come il calcio, la pallavolo, il beach volley, il ciclismo, il tiro con l’arco e i 4000 scalini. Un’esperienza stancante, ma assolutamente divertente e formativa, ho imparato moltissimo e mi sono messa alla prova ogni giorno per ottenere risultati il più possibile soddisfacenti. Mi ha aiutato molto a migliorare le mie capacità come fotografa, e ne sono molto grata.

4000 scalini

4000 scalini

4000 scalini

4000 scalini

Pallavolo

Pallavolo

Pallavolo

Pallavolo

Beach volley

Beach volley

Beach volley

Beach volley

Beach volley

Calcio

Calcio

Calcio

Calcio

Ciclismo

Ciclismo

Ciclismo

Ciclismo

Tiro con l'arco

Tiro con l'arco

Tiro con l'arco

Tiro con l'arco

COMPOSItions

Negli ultimi tempi mi sono dedicata molto alla sperimentazione visiva tramite l'uso della composizione di più immagini su un unico piano bidimensionale. Sono composizioni libere, realizzate per creare legami e parallelismi tra diversi soggetti o tramite la scomposizione dei dettagli.

Composition I
Winter details

Composition II
Onde

Composition III
W(h)ere

Composition IV
Forest

Composition V
Arms

Composition VI
Moon

Composition VII
Monochrome Mountains

Composition VIII
Monochrome Mountains II

Composition IX
Cos'è un'idea?

Composition X
Her

Composition XI
Stavolta non li taglio

Composition XII
Gianduia

autoritratti

La fotografia negli anni è diventata una sorta di medicina per me. Ho cominciato ad utilizzare l'autoritratto come una forma di terapia per dare voce al mio corpo e alla mia immagine, che ho sempre tenuto nascosta nei miei lavori. Ritrarmi mi aiuta a parlare con me, di me. Mi aiuta a rendere concreto ciò che provo, il modo in cui mi sento. Molti degli autoritratti che ho fatto sono stati realizzati in periodi travagliati e tristi della mia vita, e mi hanno concesso di sfogare tutta la frustrazione in qualcosa di creativo.